Le Logge Umbre - Oriente di Perugia - Loggia 'Ver Sacrum' n. 961


Nella narrazione del "Ver Sacrum" (primavera sacra) leggenda e storia si mescolano per dipingere una delle vicende più affascinanti della storia degli antichi Sabini. Le antiche popolazioni di ceppo sabino hanno praticato per lungo tempo attività legate alla terra, creando con essa un rapporto di dipendenza e di profondo rispetto.

Per scongiurare l'ira della natura i Sabini hanno coltivato per secoli il rituale del ver sacrum che consisteva nell'offerta alle divinità della natura di tutti gli esseri viventi nati durante la stagione primaverili, sacrificando, secondo alcune interpretazioni, oltre alle primizie dei campi e i nuovi nati del gregge anche i neonati. Gradualmente il rituale si è modificato ma ha mantenuto comunque la sua funzione simbolica: ai sacrifici umani si è sostituito in seguito un meccanismo che individua una leva di giovani destinati ad abbandonare i loro villaggi per colonizzare altre terre al fine di ridurre la crescita della popolazione ed estendere l'area di influenza sabina sui territori vicini.

La "Primavera sacra": così gli antichi chiamavano il voto che vedeva offrire agli Dei, nei momenti di gravi difficoltà, tutto ciò che nasceva dal 1° marzo al 1° maggio.

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